Il mito della Golden Age a Bologna (e io non me lo perdo)
Ore 8.47 30 Gennaio ’14
Fermata dell’autobus di Monastier di Treviso
Poche ore di sonno, forse 4. Tanto entusiasmo per la giornata che sta per iniziare. Dopo un viaggio in autobus, una corsa nel sottopassaggio ferroviario e una conferenza via Skipe a dir poco interessante arrivo in quel di Bologna. Come succede da giorni, la pioggia battente cade anche sulla stazione dei treni e io, senza nemmeno guardare in borsa per verificare di averne uno uguale, compro un’ombrello dagli “uomini della pioggia” .
Ecco come inizia il secondo appuntamento con Segafredo Zanetti e l’arte. Questa volta si tratta della mostra di palazzo Fava, precisamente “IL MITO DELLA GOLDEN AGE. Da Veermer a Rembrant i capolavori dal Mauritshuis.”
Lascio il trolley in Hotel e mi avvio verso il punto di incontro per il pranzo e la successiva visita guidata tra le tele della Golden Age appese per quest’unica data in Italia.
Ore 13.00 30 Gennaio ’14
In un piccolo Bar di Bologna
“Rompere il ghiaccio? Chi, se non io!”
Lo immaginavo, stare alla destra di Comellini, è scelta azzardata! E’ arrivata l’ora di presentarsi al “marketing” Segafredo. E’ ora di parlare dei nostri blog tra una focaccia, un finger food e una tazza di buon Segafredo; immaginerete bene che la mia posizione mi ha portato a essere la prima a presentarmi ma pazienza, anche Giulio di GoodFellas mi ha fatto i complimenti per l’intervento (erano sinceri vero, Giulio?)
Ore 16.15 30 Gennaio ’14
Ingresso di Palazzo Fava
Il Blogger Event ha inizio ora, conosciamo il curatore della mostra e iniziamo la visita tra le sale dell’esposizione. Ritratti, Nature morte e paesaggi alcuni tra i tempi scelti per questo “Mito della Golden Age”. Come uno sciame d’api ci muoviamo tra le tele con una Reflex al collo, uno Smartphone in mano e (per i più appassionati) un block notes in tasca.
Tutto questo mentre Marco Comellini, da grande appassionato d’arte si è perso tra i dettagli di ogni tela (e io sono riuscita a immortalarlo!)
Quinta sala e poi … Il percorso si conclude con l’ultima stanza, La Stanza! Eccola, illuminata a fondo sala c’è la tela di cui tanto si è parlato, la ragazza con l’orecchino di perla! Qualsiasi sia stato il tempo datoci per gli scatti e le condivisioni tutto si è sembrato fermare davanti a una visione come quella.
I tecnici preparano l’attrezzatura per l’intervista a curatori e Main Sponsor, è ora dei saluti e dei ringraziamenti. Dopo tanti calorosi abbracci, dopo una degustazione di vini Friulani la serata volge al termine. Poche energie ma tanto, tanto entusiasmo per le ore passate tra arte e caffè, tra piacere e gusto!
Ore 09.37 31 Gennaio ’14
In una camera d’albergo, sotto la doccia sognando la mia colazione
Ebbene si, questa volta sono stata costretta a dormire a Bologna, ieri è stata una lunga giornata ma la notte mi ha aiutata e oggi sno pronta per tornare in quel di Treviso ma, prima, una colazione a base di tutto quello che c’è in sala ristorante, non me la toglie nessuno!
Sono contenta che tu sia venuta a Bologna per la mostra, grazie per queste immagini, presto andrò anch’io! Ines
si, vale davvero la pena:)
Mica male come faccia a faccia?!?non so se tu lo abbia già fatto, ma nel caso, ti consiglio l’omonimo libro ispirato da quadro scritto da Trecy Chevalier.
Mi sarebbe piaciuto esserci di persona. . . ma, anche solo leggere il tuo post, mi ha reso comunque partecipe di questa bellissima esperienza, che sicuramente resterà nei tuoi ricordi!
L’ha ribloggato su unamammaconleali.