Letta su un cartello di paese: “Sabato sera cena pasta e fagioli, seguirà la musica!”
Perchè non passa giornata che non si veda la pioggia? io non chiedo tanto, vorrei solo che dalle nove di mattina alle sei di sera non piove, nemmeno una gocciolina piccina picciò, dite che è troppo, secondo voi è davvero una richiesta eccessiva?? Sono stufa di questo tempo pazzerello che mi fa tornare la voglia di canzoncine di natale e maglioni di lana (se di voglia si può parlare). Ma evitiamo di pensare al tempo e organizziamoci per l’inizio di questa nuova rubrica sulle ricette del Cadore, ho iniziato con un classico si, ma la ricetta è tradizionale, è quella della grandissima nonna Marianna e, grazie a lei, anche un calabrese o un marchigiano può prepararla secondo il metodo cadorino. Premessa: in passato la preparavano con le cotiche del maiale, io ho usato la pancetta per semplificare le cose e avere un gusto meno “rischioso”, se siete più coraggiose di me provate a seguire alla lettera la tradizione!
Pasta e fagioli – circa 420 kcal a porzione
Ingredienti per 5 persone
- Olio d’oliva
- Un rametto di rosmarino
- 75-80 gr di pancetta (o cotiche di maiale)
- Una cipolla
- 2 carote
- Un gambo di sedano
- 300 gr di fagioli borlotti di Lamon lessi
- Acqua qb
- 200 gr di pappardelle
- Sale e pepe
- Formaggio Grana a piacere
Come si procede
- Scaldate l’olio in una grande pentola aromatizzandolo con il rametto di rosmarino
- Aggiungete la pancetta a cubetti o a listarelle e cuocete fino a che non si scioglie tutto il grasso, levate allora il rosmarino
- Pulite e tagliate a cubetti tutte le verdure aggiungetele e, mescolando, ammorbiditele
- In ultima aggiungete anche i fagioli borlotti (consiglio vivamente quelli di Lamon, sono buoonissimi)
- Salate e coprite il tutto con acqua, cuocete in pentola a pressione se avete fretta per 15 minuti dopo il fischio, altrimenti fate sobbollire per 2 ore abbondanti salando, però, a metà cottura
- Passate con il passaverdure o tritate con il mixer circa metà del composto, fatelo bollire e cuoceteci le pappardelle spezzate grossolanamamente. Servite calda con una manciata di grana a scaglie e dell’erba cipollina per la decorazione se vi piace.
Alcuni consigli
- Di questo piatto esiste anche la versione estiva.. servito freddo, provateci, anche io ero assai scettica ma in una serata fresca d’estate è davvero il top!
- Alcune varianti prevedono anche le patate a tocchetti, davvero ottime per un risultato da re… considerate però che già così è un piatto ben saziante io non so se aggiungerei altri ingredienti
- Se volete un gusto pieno potete aggiungere 50 gr di fagioli in più e della pasta all’uovo, sarà ancor più corposa e densa.
buona, noi qui a casa la mangiamo anche d’estate, fredda, un abbraccio SILVIA
Avete capito tutto:) La adoro anche fredda .. buona serata Silvia:)
Ciao, è vero, è buonissima anche fredda, è un piatto sempre molto apprezzato, bravissima!!!
Bacioni…
Grazie tesoro:) Un bacione e buona settimana
La pasta e fagioli è un classico anche della cucina toscana, ma viene preparata in modo diverso e con ingredienti anche diversi.
Adesso con la ricetta della nonna non si può fallire cercando di replicare la ricetta tipica del Cadore.
Hai ragione Ilaria:) Un bacione e buona settimana
porca miseria le nonne!!! uno spettacolo!!
Hai davvero ragione cara Sandra, grazie della visita e ti aspetto ancora.)
Blog fatto davvero bene. Se posso permettermi di dare un piccolo consiglio, cercherei di implementare meglio la funzionalit dei feed RSS, dato che per quanto mi riguarda sono una consistente fonte di traffico. Ancora complimenti per il sito.
Hai proprio ragione Elena, l’rss non è mai stato il mio forte! devo informarmi e renderlo migliore:) Un bacione e grazie del consiglio:)