E dovete osservare la festa dei pani non lievitati, per sette giorni dovete mangiare pani non fermentati
Esodo 12: 17-20
La Pesach, detta anche Pasqua ebraica, è una delle più antiche e grandi feste d’Israele dove si intende ricordare l’esodo del popolo ebraico e la fine della schiavitù in Egitto.
La Pesach, che dura ben otto giorni, viene solitamente passata in famiglia: momento di raccoglimento, durante la prima sera dedicata alla Pesach la persona più anziana, esortata dal più piccolo di casa, ripercorre l’intera vicenda del conflitto tra il popolo ebraico e il faraone d’Egitto: un racconto che partendo dalle cosiddette dieci piaghe, passa per la fuga dell’intero popolo che, finalmente, si affranca dalla schiavitù. La matzah è invece il nome dato al pane non lievitato (o azzimo) ottenuto utilizzando solo pochi ingredienti.
Ho deciso allora di raccontarvi questa ricetta, la ricetta di un pane semplice e umile come questo. Credo che la matzah ben trasmetta il fondamento della Pasqua: il consumo folle dei nostri giorni è nulla. Contro un pranzo modesto insieme a amici e familiari perde in partenza… In questa Santa Pasqua vi auguro di apprezzare i veri valori: l’affetto e il calore della famiglia, insieme si può vincere qualsiasi crisi!
Il Pane azzimo
Ingredienti per una decina di “piade”
- 500 gr di farina
- Tre cucchiaini di sale
- Acqua tiepida quanto basta
- Olio
Come si procede
- Unite la farina setacciata al sale e all’olio
- Mescolate e iniziate a aggiungere l’acqua tiepida. Man mano che aggiungete sale il composto diventerà sempre più compatto e facile da maneggiare.
- Dopo aver impastato per circa 10 minuti formate una palla, mettetela in una bacinella unta e lasciatela riposare per circa 1h coprendola con un canovaccio bagnato.
- Passato questo tempo dividetela in tante piccole palline e, con il mattarello, ricavatene dei dischi (come delle piccole piadine).
- Ora bucatele con una forchetta e ungetele con dell’olio.
- Cuocetele in padella calda per qualche minuto fino a che non si formano delle bollicine su tutta la superficie e fatele asciugare su un canovaccio.
Alcuni consigli
Si può aromatizzare questo pane anche con del rosmarino e del sale sulla superficie per avere un risultato più gustoso.
Perché non preparare il pane azzimo per il pranzo di Pasqua? Un pensiero alla Pasqua ebraica per esprimere, anche ai nostri giorni, un pensiero a chi per primo ha vissuto questa grande festa.
cercavo proprio una ricetta simile
Bee spero che faccia al caso tuo.. io la ho trovata davvero bella e semplicissima anche per chi non ha il forno o vuole essere superveloce:) Se la bagno con l’olio puoi usarla come piadina ma più light:)
infatti io cercavo una simil-piadina senza lo strutto…grazie!
Fantastico:) attenta però che più sono sottili più in poco tempo si irrigidiscono.. tienile un poco più spesse così le arrotolerai meglio attorno alla farcitura:)
già me le immagino con le mie schifezzine tipo stracchino di soia e wusterone di tofu farciti dentro…ahhhh sono pazza! 🙂
oh noo! 🙂 Bhè mettiamo che è tipo un hot dog rivisitato… già suona meglio;)
esattissimo, un hot dog alien!!!!
E’ stata proprio una bella serata. Di pane non ne è avanzato neanche un po’!
Esattamente 🙂 Bella idea con una bella risposta da parte di tutti!
Questo pane mi ha sempre incuriosita. Hai fatto davvero molto bene a proporlo…
Davvero una bellissima idea.
Grazie mi fa piacere quello che dici, e’ davvero interessante nella sua semplicita’ questo pane pieno di storia e di significato
buono, io mangio solo quello, buona Pasqua, un abbraccio SILVIA